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LA DIVINA COMMEDIA - Dante Alighieri

Pubblicato su 2 Marzo 2012 da Desirée Nocentini in LIBRI & CULTURA

 

dante.jpgSCHEDA DELL'OPERA

  

Titolo: La Divina Commedia

Titolo originale: Comedia

Anno di composizione: 1304-1321

Prima edizione stampata: 1472

 

TRAMA

“Nel mezzo del cammin di nostra vita/mi ritrovai per una selva oscura,/ché la diritta via era smarrita.”

Dante comincia così la Divina Commedia e lo fa per spiegare, attraverso l’allegoria della selva, il senso di perdizione a cui porta il peccato mostrando subito lo scopo dell’opera: educare gli uomini a non peccare con un viaggio di redenzione che l’autore intraprende attraverso i tre regni, un viaggio dal peccato a Dio. Dante immagina l’Inferno come una voragine sotto Gerusalemme, dove fu crocifisso Gesù, e lo divide in Antinferno (ignavi)  e Inferno, composto da 9 cerchi: I-limbo, II-lussuriosi, III-golosi, IV-avari e prodighi,V- accidiosi e iracondi, VI-eretici, VII- i 3 gironi dei violenti (contro gli altri, contro di sé e contro Dio),VIII- le 10 bolgie (seduttori, adulatori, simoniaci, indovini, barattieri, ipocriti, ladri, consiglieri fraudolenti, seminatori di discordia, falsari), IX-le 4 zone dei traditori (dei parenti, della patria, degli amici, dei benefattori) e infine Lucifero al centro della terra. In corrispondenza della voragine infernale ma nell'emisfero australe c’è la montagna del Purgatorio, formato dall’antipurgatorio con negligenti e scomunicati, e da 7 cerchi: I-superbi, II-invidiosi, III-irosi, IV-accidiosi, V-avari e prodighi, VI-golosi, VII-lussuriosi e in cima il Paradiso Terrestre. Nell’emisfero delle terre emerse (quello boreale) c’é la Terra, immobile e circondata da dalla sfera di fuoco e dal Paradiso, diviso in nove cieli: I (Luna) - angeli, II (Mercurio) - arcangeli, III (Venere) - amanti, IV (Sole) - sapienti, V (Marte) - militanti, VI (Giove) - giusti, VII (Saturno) - contemplativi, VIII (Stelle fisse) - cherubini, IX (Primo Mobile) - serafini (in cui ruotano i pianeti) e l'Empireo, sede dei beati e di Dio.

COMMENTO

La visione rifletteva a pieno la cosmogonia medievale, smentita da Copernico e poi da Galilei. Tra le curiosità da segnalare nella Divina Commedia c’è la ricorrenza del numero 3 (simbolo della Trinità): è formato da 3 cantiche di 33 canti scritti in terzine, parla di 3 regni, 3 fiere e 3 guide, cioè Virgilio, personificazione della ragione, Beatrice, simbolo della misericordia divina, e S. Bernardo, che rappresenta la fede, ciò che serve per raggiungere Dio. Altro particolare è il fatto che ogni cantica finisca con la parola stelle.Pur dichiarando l’intento di purificare l’uomo dal peccato, Dante scrive la sua opera basandola molto sulla sua esperienza e sulla sua visione politica e religiosa e nonostante scelga il volgare fiorentino e uno stile basato sull’allegoria per diffondere l’opera il più possibile, il Paradiso è scritto con un linguaggio aulico accessibile a pochi. L’intero testo presenta inoltre incongruenze storiche notevoli, anche frutto dell’intermediazione dei copisti, non abbiamo infatti l’originale dantesco.

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