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Viola

Pubblicato su 25 Febbraio 2012 da Desirée Nocentini in MUSICA

CARATTERISTICHE

la-viola.jpgLa viola è uno strumento musicale che appartiene alla famiglia degli archi e alla sottofamiglia dei violini (non a quella delle "viole", come sarebbe ovvio pensare, che invece racchiude strumenti ormai desueti come il violone, la ribeca o la viella). La viola è formata da 4 corde parallele alla cassa armonica che intonano, a partire dalla nota più acuta, il La, il Re, il Sol e il Do, e si distingue dal violino vero e proprio per le dimensioni maggiori di 1/6, per l'estensione più limitata e per il timbro più profondo. Nato in Europa nel XVI secolo, è tuttora utilizzata nella musica classica e da qualche musicista contemporaneo, principalmente nel genere folk.

STORIA

La viola deriva dalla viella medievale, strumento musicale usato dai trovieri del XII-XIII secolo nell'accompagnare le loro poesie, e dalla viola a braccio, che si suonava appoggiata alla spalla esattamente come il violino. Dalla viella e dalla viola medievale derivarono molti strumenti ad arco che evolvendosi  portarono alla nascita dei quattro principali archi: viola, violino, violoncello e contrabbasso. Nel Cinquecento è attestato un vasto uso della viola nella musica orchestrale e cameristica sia perché in quel periodo il violino non era ancora così diffuso, sia perché la musica dell’epoca era composta principalmente come base e accompagnamento per il canto, funzione per cui la viola era adattissima.

Con la nascita degli altri archi, la viola rivelò le sue limitazioni e anche se mantenne sempre un ruolo essenziale nei quartetti, il suo uso fu senz’altro più limitato dell’uso del violino e del violoncello: la viola infatti, è praticamente sprovvista di un repertorio solistico, principalmente a causa del rapporto tra sonorità e dimensioni della sua cassa armonica che rendono difficile la cavata del suono. I liutai del Rinascimento, per rendere lo strumento più maneggevole, ridussero un po’ le dimensioni standard della viola, portandola tra i 38 e i 46 cm di Diapason, penalizzandone però l'emissione e la cavata del suono relegandola così a strumento d’accompagnamento. Nonostante le difficoltà di utilizzo di questo strumento, compositori eccellenti come Mozart e Bach trascrissero per la viola suite create per altri strumenti quali il violino o il violoncello.

Nella prima metà del 1900 qualcosa cominciò a smuoversi e la viola fu guardata con più curiosità da musicisti e compositori, fu però con Lionel Tertis, William Primrose e Paul Hindemith che si ricominciò a parlare di composizioni per viola solista, il cui esempio più riuscito è il Concerto per viola di Béla Bartók. Ma l’evoluzione della viola non finisce qui: l’elettronica applicata alla musica non ha risparmiato neanche questo strumento, ecco quindi nascere la viola elettrica utilizzata, neanche a dirlo, soprattutto nel rock: mitico è il ruolo della viola di John Cale, componente dei The Velvet Underground, nella canzone Heroin.

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è il mio strumento preferito, lo suono da 15 anni. Angelo
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