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L'AVVENTURA

Pubblicato su 3 Marzo 2012 da Desirée Nocentini in CINEMA & TV

 

SCHEDA DEL FILM

Titolo: L'avventura

Regia: Michelangelo Antonioni

Nazione: Italia, Francia

Anno: 1960

Durata: 141 min

Colore: B/N

Genere: drammatico

Sceneggiatura: Michelangelo Antonioni, Tonino Guerra, Elio Bartolini

Cast: Gabriele Ferzetti, Monica Vitti, Lea Massari, Renzo Ricci, Dominique Blanchar, Dorothy De Poliolo, James Addams, Lelio Luttazzi, Giovanni Petrucci, Esmeralda Ruspoli, Jack O'Connell, Angela Tomasi Di Lampedusa, Professor Cucco, Giovanni Danesi, Renato Pinciroli, Vincenzo Tranchina, Franco Cimino, Enrico Bologna, Angela Tommasi Di Lampedusa, Rita Mole

TRAMA

Durante una sosta sull’ isoletta deserta di Lisca Bianca una giovane donna, Anna, scompare misteriosamente durante una gita in barca alle Eolie. Il suo compagno, l'architetto Sandro, e una sua amica, Claudia, vanno in giro per tutta la Sicilia alla sua ricerca, ma finiscono per dimenticarla lasciandosi trasportare dagli eventi e dal fascino del paesaggio di Noto. Quando i due si riuniscono agli amici a Taormina, la loro avventura si trasforma in una relazione ufficiale, anche se Sandro la tradisce subito con la scrittrice Gloria. Claudia, innamorata, è pronta a perdonarlo e ad accettare una relazione tormentata, come quella che aveva fatto soffrire Anna prima di lei. Il mistero della sparizione di Anna rimane insoluto.

RECENSIONE

Primo capitolo della cosiddetta "trilogia esistenziale" o "dell'incomunicabilità", (proseguita con La notte e L'eclisse), L’Avventura costituisce un'analisi dei sentimenti e della difficoltà di interpretarli e comunicarli. È anche il film che segna l'inizio del rapporto sentimentale ed artistico fra Michelangelo Antonioni e Monica Vitti. Il film ha ricevuto inoltre riconoscimenti ufficiali come il Premio della giuria al 13° Festival di Cannes del 1960 e il Nastro d'argento per la colonna sonora di Giovanni Fusco nel 1961, mentre nel 2009 il Festival di Cannes ha scelto un fotogramma del film per il poster ufficiale della 62° edizione. Un’altra testimonianza dell’unicità di quest’opera la dobbiamo a Roberto Rossellini che disse: «L'avventura è il più bel film mai presentato a un festival». Il film è dominato da meccanismi narrativi che tendono alla dispersione e alla lentezza, allo scopo di permettere il vuoto strutturale che prende forma all’interno della trama nella scelta di far cadere nel dimenticatoio la vicenda della scomparsa di Anna. Durante la presentazione a Cannes nel 1960, L’Avventura fu fischiato dal pubblico e fu inoltre denunciato per oscenità e per offesa al pudore della Procura di Milano, che ordinò il “velatino”, cioè l'oscuramento di 5 scene del film.

 

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